Argomento: diffamazione
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"Pezzente", non è reato (Cass. 25026/24)Decisioni
Diffamazione negli atti processuali, non punibili anche senza verità e continenza (Cass.20502/24)Ai fini della applicabilità della causa di non punibilità di cui all'art. 598 cp, le offese devono concernere l'oggetto della causa o del ricorso pendente dinanzi alla autorità giudiziaria o a quella amministrativa, e che le stesse abbiano rilevanza funzionale per le argomentazioni poste a sostegno della tesi prospettata o per l'accoglimento della domanda proposta.
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Diffamazione per foto whatsapp offensiva (Cass. 17141/24)Decisioni
Diritto di critica: valutazione prescinde da veridicità (Cass. 14402/24)Decisioni
Azzeccagarbugli, è diffamazione (Cass. 3810/23)E' reato e non critica politica diffamare un avvocato candidato alle elezioni chiamandolo "azzeccagarbugli".
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Offese nella chat whatsapp non sono aggravate della pubblicità (Cass. 37618/23)Una chat Whatsapp è, per le sue caratteristiche ontologiche, uno strumento di comunicazione che raggiunge esclusivamente i soggetti iscritti: offese non sono quindi aggravate dalla pubblicità.
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Associazione persona offesa di una diffamazione (Cass. 36931/23)Associazione ha un proprio diritto all'onore e alla reputazione, per querela del Presidente basta la parola.
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Provocazione putativa scrimina la diffamazione (Cass. 26309/23)A differenza dell'attenuante della provocazione, che rileva solo obiettivamente, la causa di non punibilità della provocazione di cui all'art. 599 c.p. prevista per i reati di ingiuria e di diffamazione può essere riconosciuta anche a livello putativo.
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"Madre inadeguata" non è reato, ma calunnia non scriminata negli scritti difensivi (Cass. 25035/23)Nel giudizio di separazione sono utilizzabili espressioni anche diffamatorie che concernano in modo diretto ed immediato la controversia in tema di separazione, se proposte in maniera funzionale a sostegno della domanda con la quale era stata chiesta pronuncia di addebito della separazione e l'affidamento in via esclusiva del figlio minore, in ragione della ritenuta incapacità dell'altro genitore di prendersene cura in modo adeguato.
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Diffamazione su Twitter, nessuna deroga ai principi della free speech (Cass. 13411/23)Twitter non gode di maggiore libertà di diffamazione rispetto a qualsiasi altra forma di manifestazione del pensiero.