Argomento: libera manifestazione del pensiero
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Avversari o politico apostrofato come "bugiardo": non c'è reato (Cass. 317/18)Il complessivo contesto dialettico in cui si realizza la condotta e è necessario verificare se i toni utilizzati dall'agente, pur aspri e forti, non siano gravemente infamanti e gratuiti, ma siano, invece, comunque pertinenti al tema in discussione
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Criticare il proprio difensore è reato? (Cass. 44917/17)La critica deve sempre rispettare la dignità altrui.
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Diffamazione, libertà di espressione e rispetto dell'onore in ottica CEDU (Corte EDU,Il rispetto della vita privata va bilanciato con il diritto alla libertà di espressione.
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Proselitismo terroristico ed apologia di reato (Cass. 24103/17)L'attività di proselitismo, fondata su ragioni di carattere etnico o religioso, ben può essere effettuata mediante il social network denominato Facebook mediante la diffusione di documenti e testi apologetici, la programmazione di azioni dimostrative, la raccolta di elargizioni economiche, la segnalazione di persone responsabili di avere operato a favore della causa propagandata.
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CEDU protegge giornalismo responsabile (Corte EDU, 64746/14)Il giornalisa adempie ad una funzione essenziale in democrazia, ma deve agire in buoan fede fornendo informazioni accurate e affidabili.
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Espressioni grevi fra militari sono reato (Cass. 37803/16)"Non capisci un cazzo, non sei un cazzo di nessuno" detto da un superiore gerarchico ad un suo sottoposto è ingiuria militare aggravata e non esercizio di diritto di critica.
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Marito traditore apostrofato come puttaniere: è reato? (Cass. 37397/16)dare del pattinare, se sinonimo di donnaiolo, playboy o uomo alla perenne ricerca di avventure amorose frivole e passeggere, non è necessariamente reato.
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Giornalisti devono poter esagerare (Corte EDU, 50147/11)In tema di libertà di espressione del giornalista, sono ammessi una certa dose di provocazione ed esagerazione; la condanna penale rappresenta la più grave forma di interferenza nel diritto di libertà di espressione.
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Diritto di cronaca non permette di violare la legge (Cass. 27984/16)Il diritto di cronaca può costituire scriminante per gli eventuali reati commessi con la pubblicazione e la diffusione della notizia e non per quelli compiuti al fine di procacciarsi la notizi.